COROZO, L’AVORIO VEGETALE

Il corozo, o “avorio vegetale”, deriva da una noce di una pianta simile ad una palma (Phitelepha Macrocarpa) che cresce in Equador e a Panama.

Il corozo è un materiale ecologico 100 % naturale.

Inizialmente usato come zavorra per le navi da carico fu solo nella seconda metà del 1800 che si iniziò ad utilizzarlo per la produzione di bottoni.

I bottoni in corozo sono caratterizzati da particolari venature naturali che risaltano con la colorazione tramite tintura. Sono leggeri ma solidi e resistenti.

La pianta femmina di corozo fruttifica per la prima volta dopo i quattordici anni di età. Successivamente regala i suoi frutti solo una volta all’anno.

Il raccolto viene fatto manualmente quando il frutto maturo si stacca autonomamente dall’albero.

La noce di corozo appena è matura è commestibile come il cocco ma lasciata ad essiccare al sole per un periodo che dura dai 60 ai 90 giorni si solidifica fino al completo indurimento.

Una volta raggiunta la durezza necessaria la noce viene sbucciata e in seguito tagliata a fette.

Le sezioni di corozo così ottenute vengono selezionate per dimensioni e spessore e poi tagliate in dischi circolari chiamati rondelle.

I bottoni in corozo, in tutte le loro forme e dimensioni, nascono dalla lavorazione a tornio di queste rondelle.